SPe - Servizio Sociale
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Descrizione del gruppo
Lo sviluppo del servizio sociale come disciplina scientifica è avvenuto in Italia con tempi e modalità peculiari. A differenza di quanto accaduto altrove, infatti, l’eccessiva enfasi sul servizio sociale come “materia professionale” ha ritardato e in parte condizionato l'affermazione di un suo proprio statuto teorico ed epistemologico, tant’è che il servizio sociale ha lungamente faticato a trovare piena cittadinanza in ambito accademico. La crescita scientifica della disciplina si è accademicamente realizzata nell’alveo della sociologia, che ha accolto il servizio sociale come una delle sue possibili articolazioni. Negli ultimi decenni, quindi, il contributo di studiosi di area sociologica che hanno sviluppato teorie, metodi e ricerche di servizio sociale ha sostenuto un forte sviluppo del sapere disciplinare, mentre tale crescita dell’attenzione scientifica e culturale ha incoraggiato nuove generazioni di ricercatori, assistenti sociali e non, a mettere a fuoco e approfondire scientificamente l’identità e la metodologia specifica del servizio sociale, come ambito dei propri percorsi di studio. In tal senso, è stato importante anche il consolidarsi di collaborazioni con la comunità scientifica internazionale, che consente di costruire una condivisa identità disciplinare basata sull’idea che la ricerca di servizio sociale promuova il cambiamento nelle dinamiche di recovery sociale, lo sviluppo di opportunità di coesione e emancipazione sociale, nonché l’empowerment e la liberazione delle persone (IFSW e IASSW 2014).
Alcuni fondamenti che storicamente segnano il profilo del servizio sociale a livello nazionale e internazionale – quali il valore della persona nei suoi processi di autodeterminazione e co-determinazione, il rispetto della sua dignità e il riconoscimento dei diritti, il valore della dimensione comunitaria nelle relazioni interpersonali e sociali, il valore della partecipazione dei soggetti alla definizione delle diverse articolazioni istituzionali volte al benessere individuale e al bene comune – imprimono un orientamento specifico alla costruzione dello statuto teorico della disciplina e si riverberano in una prospettiva epistemologica che vede inscindibilmente collegati la ricerca conoscitiva e l’azione trasformativa (anche nei micro contesti comunitari). Questo orientamento, tra l’altro, implica per i ricercatori di servizio sociale, i docenti e gli stessi professionisti assistenti sociali di mantenere costantemente interrelati tra loro tre fuochi di attenzione: le persone, le comunità (e i networks), le istituzioni (e le politiche).
La proposta di un Gruppo di Lavoro composto di studiosi, docenti e ricercatori che si occupano di servizio sociale e che si riconoscono nella prospettiva della Sociologia per la Persona nasce dal convincimento che un tale spazio di riflessione e di azione possa svolgere una funzione utile alla promozione di nuove elaborazioni teoriche e approcci metodologici di social work, coinvolgendo la comunità scientifica e professionale in una prospettiva che ponga al centro la persona fragile/vulnerabile e le sue relazioni (familiari/comunitarie), rispettando e valorizzando in ogni modo la libertà di pensiero, di associazione e di autodeterminazione di tutti gli interessati coinvolti nei processi di aiuto e di fronteggiamento.
Il Gruppo di Lavoro SPe sul Servizio sociale (SPeSS) ha l’ambizione di costituire uno spazio dove i ricercatori, i docenti, i professionisti interessati al social work possano dare un contributo accademico rilevante attraverso il dialogo e il confronto interdisciplinare, promuovendo nuove occasioni di scambio e di crescita sui principi di giustizia sociale, di reciprocità, di rispetto dei diritti umani e delle diversità, nonché di piena valorizzazione delle capabilities esperienziali nei processi di cura.
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Principali attività svolte
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